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Addio

Francesco Guccini2006年1月1日

Addio 歌詞

 

Nell'anno '99 di nostra vita

Io Francesco Guccini eterno studente

Perch la materia di studio sarebbe infinita

E soprattutto perch so di non sapere niente

Io chierico vagante bandito di strada

Io non artista solo piccolo baccelliere

Perch per colpa d'altri vada come vada

A volte mi vergogno di fare il mio mestiere

Io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite

Riflettori e paillettes delle televisioni

Alle urla scomposte di politicanti professionisti

A quelle vostre glorie vuote da coglioni

E dico addio al mondo inventato del villaggio globale

Alle diete per mantenersi in forma smagliante

A chi parla sempre di un futuro trionfale

E ad ogni impresa di questo secolo trionfante

Alle magie di moda delle religioni orientali

Che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero

Ai personaggi cicaleggianti dei talk show

Che squittiscono ad ogni ora un nuovo vero

Alle futilit pettegole sui calciatori miliardari

Alle loro modelle senza umanit

Alle sempiterne belle in gara sui calendari

A chi dimentica o ignora l'umilt

Io figlio d'una casalinga e di un impiegato

Cresciuto fra I saggi ignoranti di montagna

Che sapevano Dante a memoria e improvvisavano di poesia

Io tirato su a castagne ed ad erba spagna

Io sempre un momento fa campagnolo inurbato

Due soldi d'elementari ed uno d'universit

Ma sempre il pensiero a quel paese mai scordato

Dove ritrovo anche oggi quattro soldi di civilt

Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito

A chi non sceglie non prende parte non si sbilancia

O sceglie a caso per I tiramenti del momento

Curando per sempre di riempirsi la pancia

E dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati

Ai ceroni ed ai parrucchini per signore

Alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati

Al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore

A chi si dichiara di sinistra e democratico

Per amico di tutti perch non si sa mai

E poi anche chi di destra ha I suoi pregi e gli simpatico

Ed anche fondamentalista per evitare guai

A questo orizzonte di affaristi e d'imbroglioni

Fatto di nebbia pieno di sembrare

Ricolmo di nani ballerine e canzoni

Di lotterie l'unica fede il cui sperare

Nell'anno '99 di nostra vita

Io giullare da niente ma indignato

Anch'io qui canto con parola sfinita

Con un ruggito che diventa belato

Ma a te dedico queste parole da poco

Che sottendono solo un vizio antico

Sperando per che tu non le prenda come un gioco

Tu ipocrita uditore mio simile

Mio amico