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L'Avvelenata (Remaster 1996)

Francesco Guccini2006年1月1日

L'Avvelenata (Remaster 1996) 歌詞

L'Avvelenata (Remaster 1996) - Francesco Guccini

Ma s'io avessi previsto tutto questo

Dati causa e pretesto le attuali conclusioni

 

Credete che per questi quattro soldi

Questa gloria da stronzi avrei scritto canzoni

 

Va beh lo ammetto che mi son sbagliato

 

E accetto il crucifige e così sia

 

Chiedo tempo son della razza mia

Per quanto grande sia il primo che ha studiato

 

Mio padre in fondo aveva anche ragione

A dir che la pensione è davvero importante

 

Mia madre non aveva poi sbagliato

A dir che un laureato conta più d'un cantante

 

Giovane e ingenuo io ho perso la testa

 

Sian stati i libri o il mio provincialismo

 

E un cazzo in culo e accuse d'arrivismo

Dubbi di qualunquismo son quello che mi resta

 

Voi critici voi personaggi austeri militanti severi

 

Chiedo scusa a vossìa

 

Però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni

Si possa far poesia

 

Io canto quando posso come posso

 

Quando ne ho voglia senza applausi o fischi

 

Vendere o no non passa fra i miei rischi

Non comprate i miei dischi e sputatemi addosso

 

Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega

 

Di star quassù a cantare

 

Godo molto di più nell'ubriacarmi oppure a masturbarmi

O al limite a scopare

 

Se son d'umore nero allora scrivo

 

Frugando dentro alle nostre miserie

 

Di solito ho da far cose più serie

Costruire su macerie o mantenermi vivo

 

Io tutto io niente io stronzo io ubriacone

Io poeta io buffone io anarchico io fascista

 

Io ricco io senza soldi io radicale

Io diverso ed io uguale negro ebreo comunista

 

Io frocio io perché canto so imbarcare

 

Io falso io vero io genio io cretino

 

Io solo qui alle quattro del mattino

L'angoscia e un po' di vino voglia di bestemmiare

 

Secondo voi ma chi me lo fa fare

Di stare ad ascoltare chiunque ha un tiramento

 

Ovvio il medico dice sei depresso

Nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento

 

Ed io che ho sempre detto che era un gioco

 

Sapere usare o no ad un certo metro

 

Compagni il gioco si fa peso e tetro

Comprate il mio didietro io lo vendo per poco

 

Colleghi cantautori eletta schiera

Che si vende alla sera per un po' di milioni

 

Voi che siete capaci fate bene a aver le tasche piene

E non solo i coglioni

 

Che cosa posso dirvi andate e fate

 

Tanto ci sarà sempre lo sapete

 

Un musico fallito un pio un teorete

Un bertoncelli o un prete a sparare cazzate

 

Ma s'io avessi previsto tutto questo

Dati causa e pretesto forse farei lo stesso

 

Mi piace far canzoni e bere vino

Mi piace far casino poi sono nato fesso

 

E quindi tiro avanti e non mi svesto

 

Dei panni che son solito portare

Ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare

 

E a culo tutto il resto