收聽Francesco Guccini的Odysseus歌詞歌曲

Odysseus

Francesco Guccini2006年1月1日

Odysseus 歌詞

Odysseus - Francesco Guccini

Written by:Francesco Guccini

Bisogni che lo affermi fortemente

 

Che certo non appartenevo al mare

 

Anche se Dei d'Olimpo e umana gente

Mi sospinsero un giorno a navigare

 

E se guardavo l'isola petrosa

 

Lì idealmente sopra ogni collina c'erano

Il mio cuore al sommo d'ogni cosa

 

C'era l'anima mia che è contadina

 

Un'isola d'aratro e di frumento

Senza le vele senza pescatori

 

Il sudore e la terra erano argento

Il vino e l'olio erano i miei ori

 

Ma se tu guardi un monte che è di faccia

 

Senti che ti sospinge un altro monte

 

Un'isola col mare che l'abbraccia

 

Ti chiama un'altra isola di fronte

 

E diedi un volto a quelle mie chimere

 

Le navi costruii di forma ardita

Concavi navi dalle vele nere

 

E nel mare cambiò quella mia vita

E il mare trascurato mi travolse

 

Seppi che il mio futuro era sul mare

 

Con un dubbio però che non si sciolse

Senza futuro era il mio navigare

 

Ma nel futuro trame di passato

Si uniscono a brandelli di presente

 

Ti esalta l'acqua e al gusto del salato

 

Brucia la mente

 

E ad ogni viaggio reinventarsi un mito

A ogni incontro ridisegnare il mondo

E perdersi nel gusto del proibito

 

Sempre più in fondo

 

E andare in giorni bianchi come arsura

 

Soffio di vento e forza delle braccia

Mano al timone e sguardo nella pura

Schiuma che lascia effimera una traccia

 

Andare nella notte che ti avvolge

 

Scrutando delle stelle il tremolare

 

In alto l'orsa e un segno che ti volge

Diritta verso il nord della Polare

E andare come spinto dal destino

Verso una guerra verso l'avventura

 

E tornare contro ogni vaticino

Contro gli Dei e contro la paura

 

E andare verso isole incantate

Verso altri amori verso forze arcane

Compagni persi e navi naufragate

Per mesi anni o soltanto settimane

La memoria confonde e dà l'oblio

Chi era Nausicaa e dove le sirene

 

Circe e Calypso perse nel brusio

Di voci che non so legare assieme

 

Mi sfuggono il timone velam remo

La frattura fra inizio ed il finire

 

L'urlo dell'accecato Polifemo

Ed il mio navigare per fuggire

 

E fuggendo si muore e la mia morte

Sento vicina quando tutto tace

Sul mare

E maledico la mia sorte

 

Non trovo pace

 

Forse perché sono rimasto solo

Ma allora non tremava la mia mano

E i remi mutai in ali al folle volo

 

Oltre l'umano

 

La vita del mare segna false rotte

 

Ingannevole in mare ogni tracciato

 

Solo leggende perse nella notte perenne di

Chi un giorno mi ha cantato

 

Donandomi però un'eterna vita

 

Racchiusa in versi in ritmi

In una rima

Dandomi ancora la gioia infinita

 

 

Di entrare in porti sconosciuti prima